Moxa
Moxa
La moxibustione è un’antica pratica orientale che consiste nell' applicazione di calore in punti specifici del corpo, gli stessi usati anche nell' Agopuntura, nello Shiatsu e nella Digitopressione.
La parola moxibustione o moxa deriva dal termine giapponese moe-gusa
(Moe bruciare, Kusa erba). Nella lingua cinese viene definita jiu fa (tecnica del fuoco-calore).
Caratteristiche dell’Artemisia Vulgaris
L’Artemisia Vulgaris possiede, per la medicina popolare, diverse proprietà medicamentose.
Tra queste, sicuramente sono da annoverare proprietà antisettiche, antispasmodiche, carminative, diaforetiche, espettoranti, eupeptiche, amarotoniche e antidiabetiche. Le foglie vengono spesso inserite nelle pietanze come condimento per cibi difficilmente digeribili.
Ma perché proprio l’Artemisia nella moxa? Un’altra peculiarità dell’artemisia è quella di irradiare, quando brucia, una temperatura di circa 500/600 gradi, terapeuticamente molto efficace. Si usa l’artemisia perché riesce a produrre una frequenza d’infrarosso simile al laser, riuscendo a stimolare i recettori e i punti in profondità.
Il calore irradiato dalla pianta non fa altro che ripristinare il flusso ordinario dell'energia e del sangue nel corpo, ristabilendo l'equilibrio psico-somatico. In linea con la tradizione della medicina tradizionale cinese, moxa e artemisia sono efficaci contro le patologie riconducibili alla presenza di Freddo, Caldo o Umidità all'interno del corpo, siano queste di provenienza esterna (agenti climatici) o interni (scompensi di yang).